Il Tredicesimo Cavaliere

Scienze dello Spazio e altre storie

Cartografia dell’Inferno

In una società caratterizzata dall’individualismo più spinto, è bello sentirsi parte di una comunità più vasta: un’associazione di volontariato, un partito politico oppure – è il mio caso – un movimento letterario.
Sto parlando della fantascienza. Il movimento fantascientifico italiano è oggi una realtà emersa, ancora non molto conosciuta fuori dal ristretto ambito specialistico, ma ormai approdata ai massimi livelli dell’editoria professionale.
Non è sempre stato così. C’è stato un tempo in cui gli appassionati del genere si ritrovavano in cenacoli che assomigliavano più al ritrovo di una setta o di una carboneria che alle “convention” mediatizzate che sarebbero seguite. C’è stato un tempo, neppure troppo lontano, in cui i pochi autori italiani del settore scrivevano sotto pseudonimo straniero per l’inguaribile esterofilia del pubblico. C’è stato un tempo, prima dell’avvento della Rete, in cui le riviste amatoriali si redigevano con la macchina da scrivere a mano o con i primi apparecchi di videoscrittura.
Ci racconta questa epoca eroica il volume “Cartografia dell’Inferno – 50 anni di fantascienza in Italia 1952-2002” (Elara, pp. 506, euro 35, ordinabile presso il sito http://www.elaralibri.it). Quando il curatore Gianfranco De Turris mi ha chiamato a concorrere in questa impresa, ho detto “Ubbidisco!” e mi sono messo al servizio di questa storia che è anche, in piccolissima parte, la mia storia di scrittore, critico e soprattutto appassionato del genere . Il volume curato dall’amico e maestro De Turris segue il lento, ma costante progresso dell’editoria fantascientifica in Italia dalla fase pionieristica al suo attuale stadio di evoluzione, senza trascurare alcuno dei prodotti che essa ha realizzato nel corso di mezzo secolo: le collane (Urania, I Romanzi del Cosmo, Galassia, Cosmo Oro e Cosmo Argento…), le riviste (Oltre il cielo, Futuro, Robot, Scienza Fantastica, Fictionaire….), le case editrici specializzate (Nord, Fanucci, Libra, ma anche realtà minori come Solfanelli, il Picchio, Garden…) e non, le pubblicazioni amatoriali, le illustrazioni e i fumetti, i film e i telefilm, i radiodrammi, le opere teatrali e musicali, i premi, i fondi letterari, e persino i giochi e i giocattoli, le figurine e le cartoline.
Una vera scoperta, per coloro che ancor oggi vedono alla fantascienza come ad una “fantascemenza”. Una riscoperta anche per gli “addetti ai lavori” come il sottoscritto, che possono rispecchiarsi in un mondo d’immaginazione che hanno contribuito – sia pure “pro quota” – a creare. Una cavalcata emozionante attraverso le generazioni, con i cambiamenti economici e sociali e i sentori culturali e politici del Paese che inevitabilmente hanno influenzato il frutto della fantasia dei nostri migliori interpreti. Un’enciclopedia storica del genere, che riesce nella non facile impresa di coniugare il rigore scientifico dell’“esperto” con la passione del “fan”. Un gesto d’amore nei confronti di una letteratura che tanto ci ha dato e, insieme, un omaggio sentito e doveroso ad una delle figure più amate dell’ambiente, il compianto Ernesto Vegetti, memoria storica della fantascienza italiana e principe dei bibliografi, senza il cui apporto né questo né molti altri studi specialistici sarebbero stati possibili.

ERRICO  PASSARO

3 agosto 2012 - Posted by | Fantascienza |

5 commenti »

  1. […] Italia. Occasione anche per pubblicare l’edizione raddoppiata di un saggio collettaneo del 2002: Cartografia dell’Inferno – 50 anni di fantascienza in Italia 1952-2002, che in 500 pagine riunisce 38 saggi di 30 […]

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  2. […] Italia. Occasione anche per pubblicare l’edizione raddoppiata di un saggio collettaneo del 2002: Cartografia dell’Inferno – 50 anni di fantascienza in Italia 1952-2002, che in 500 pagine riunisce 38 saggi di 30 […]

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    Pingback di Quando nacque il fantastico italiano « Il Tredicesimo Cavaliere | 7 gennaio 2013 | Rispondi

  3. Un testo veramente utile. Grazie!

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    Commento di Michele Nigro | 18 agosto 2012 | Rispondi

  4. purtroppo la letteratura italiana è sempre rallentata dal costo di un libro, 35 euro non sono proprio alla portata di tutti, specialmente dei più giovani! sinceramente mi sembra un costo eccessivo

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    Commento di luca | 4 agosto 2012 | Rispondi

  5. Ho commentato l’articolo e il libro sulla mia pagina di FB. In ogni modo, la trovo un’iniziativa intelligente e necessaria, anche se la fantascienza è, purtroppo, ancora oggi, considerata una letteratura di seconda mano. Il vostro libro ristabilisce i ruoli e aiuta a capire questo argomento iniziando dalle prime pubblicazioni… fino ai tempi nostri. Complimenti agli autori e all’Editore.

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    Commento di Alexia Pickar | 3 agosto 2012 | Rispondi


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