Il Tredicesimo Cavaliere

Scienze dello Spazio e altre storie

“Predestination”: film in sala!

predestination1Qui troverete un commento critico al film di Repubblica, più altri tre brevissimi commenti di altri giornali. Qui niente spoiler.

Qui un interessantissimo articolo di dicembre 2014 di Andea Viscusi scritto quando il film non era ancora uscito in Italia. In campana, questo contiene spoiler.

E dato che Internet è ben strana, qui trovere direttamente il film se non vi va di andare in sala. Devo dire che di solito io preferisco andare a cinema, non costa poi tanto in mezzo alla settimana, i primi due spettacoli e poi fra poco ho 65 anni, ma molte cassiere già ci credono o fanno finta di crederci, l’unica moneta vera per me ormai è il tempo e quello lo spendo sia al cinema sia davanti al mio computer. Io l’ho visto al cinema, ma fatto sta che qui lo potete vedere senza spendere. Il film è meno bello visto su schermo piccolo, ma quello è.

Da qui in poi tutto questo mio articolo è un ininterrotto spoiler del film.

Una premessa: fare un film o scrivere un romanzo imperniato sui viaggi nel tempo non può che provocare paradossi insormontabili. Ancora devo vederne uno che non lo faccia. Il paradosso, le contraddizioni logiche, la trama ingarbugliata sono una conseguenza inevitabile dei viaggi nel tempo. Per forza. Dato che però sono estremamente intriganti, continuano a farli e gli spettatori, almeno io, continuano ad andarli a vedere.

Ma “Predestination” pur essendo tratto da un racconto del grande Heinlein contiene una contraddizione insanabile, una di quelle contraddizioni “scientifiche” che in teoria vanificano la costruzione stessa della storia.

Un film o una storia di FS può contenere infinite improbabilità, ma nessuna esplicita impossibilità scientifica. Se c’è va spiegata, aggiustata, aggirata con argomentazioni fantascientifiche, con éscamotage di trama, plot-point o quello che vi pare. Va eliminata, nascosta, sublimata.

Ad esempio se vuoi far volare una astronave ad una velocità superiore a quella della luce ti devi inventare il motore a curvatura spaziale, un mondo parallelo, l’iperspazio, quello che ti pare, ma dire che lo può fare e basta, no, non puoi dirlo; se vuoi creare un posto molto freddo, sotto lo zero assoluto, -273,15 gradi centigradi non lo puoi mettere, non esiste e non può scientificamente esistere una cosa come 1000 gradi sotto zero. Eccetera.

Bene in questo film/racconto (che ho letto cento anni fa e già allora non mi aveva convinto) c’è una impossibilità: gli ermafroditi umani completi ed in grado di riprodursi sia come uomini che come donne non esistono, se li vuoi li devi creare in laboratorio.

predestination3ARRIVA LO SPOILERONE!

Sintesi della storia.

1945: la bambina Jane viene trovata davanti all’orfanotrofio.

Cresce e da adulta sta per entrare in un corpo speciale di donne “assistenti” di astronauti.

Però viene scartata, gli viene detto per una rissa, mentre c’è un altro motivo di cui si sono accorti i medici ma che non le è stato detto.

Poi incontra un uomo, ci fa l’amore, resta incinta, l’uomo scompare.

Jane partorisce una bambina cui dà il suo stesso nome.

La bambina però viene rapita, e scopriremo poi portata nel passato all’orfanotrofio, proprio quello lì: è lei stessa, Jane ha partorito sé stessa.

Jane a questo punto scopre di essere una specie di ermafrodita, la sua parte femminile è compromessa ed invece viene chimicamente e chirurgicamente sviluppata quella maschile: gli asportano seni e vagina e gli costruiscono (come? Non si può ancora fare, figurarsi allora, e non esistono ermafroditi che abbiano “nascosto dentro” un pene) un efficiente apparato riproduttivo maschile: pene, testicoli, prostata e dotti deferenti, dai testicoli, alla prostata, all’uretra. Per forza: se no niente eiaculazione.

Così diventa uomo.

Una sera, ormai uomo, in un bar racconta la sua storia ad un barista, che gli rivela di essere un viaggiatore temporale e lo/la porta nel passato, dove incontra Jane cioè sempre sé stessa, e la mette incinta. Jane diventata John mette incinta sé stessa per partorire sé stessa. Forte. Peccato che sia impossibile.

Poi John viene coinvolto nei viaggi nel tempo e cerca di impedire che un terrorista compia degli attentati.

In uno di questi tentativi viene ferito e sfigurato, gli cambiano la faccia e diventa così il barista che parlerà a John. Sempre lui, sia chiaro.

Però diventa anche il terrorista, e questo non si capisce bene, quando come e perché.

In uno dei suoi viaggi il barista incontra un sé stesso invecchiato che è il terrorista e lo uccide

predestination4Il film finisce qui.

Jane, John, il barista, il terrorista sono sempre la stessa persona.

Ripeto: Jane bambina è partorita da Jane donna fecondata da John che è lei stessa: l’ovulo di Jane adulta insieme allo spermatozoo di John adulto si uniscono per formare Jane bambina che però è sempre lei, cioè Jane partorisce sé stessa con l’aiuto di se stessa diventata uomo, poi diventerà il terrorista che però sarà ucciso sempre da lui stesso.

Ripeto anche: io non ho capito quando come e perché il barista diventa il terrorista, si accenna al fatto che i troppi balzi nel tempo possono provocare follia. Il barista forse diventa il terrorista perché impazzisce, vive a lungo e poi viene ammazzato da sé stesso, che impazzendo diventerà lui, il terrorista?

Mh…

Il film non è chiaro, ci sono buchi di sceneggiatura belli grossi.

Ma contiene quella tale impossiblità: non ostante venga citato un caso come “realmente accaduto”, nella specie umana non si sono MAI trovati ermafroditi perfetti, ossia creature che sono contemporaneamente uomo e donna ed in grado di fecondare come maschi ed essere fecondati come donne, né men che meno di fecondare sé stessi.

Anche i viaggi nel tempo sono altamente improbabili, per così dire, ma l’umano ermafrodita va inventato a parte, costruito con una qualche ingegneria genetica dato che contrariamente a quanto detto nel film NON esiste in natura: tutti i casi registrati di umani ermafroditi sono sempre casi di individui “chimerici” che sono geneticamente o maschi o femmine con caratteri dell’altro sesso, ma non caratteri perfetti, ossia funzionanti.

Sono o uomini o donne, con alterazioni più o meno profonde nella genetica e dell’aspetto esteriore, di solito sono sterili e a volte sono in grado di riprodursi ma o come uomini o come donne, non entrambe le cose.

L’idea d’insieme è ottima, il film è interessante anche se un po’ confuso, cosa inevitabile nei film con i viaggi nel tempo, ma la perfetta intersessualità di Jane/John, data per certa, non esiste negli esseri umani.

E’ un errore.

Ho letto il racconto di Heinlein da cui è tratto il film, ma troppo tempo fa e non so dove sia; ma se questo particolare è lì dentro, resta un errore. Heinlein è un grande della Fantascienza ma su questa cosa a fatto a tirar via.

predestination5Il film è gradevole e ben girato, anche se come ho detto non è chiarissimo su alcuni punti. E’ costato poco, gli effetti speciali sono ridottissimi, è tutto un gioco mentale, è un bel tentativo. Io avrei chiarito la questione dell’intersessualità, o meglio della possibilità di riprodursi in entrambi i modi, anzi io l’ho fatto, mi sono inventato gli Ermà, appunto una popolazione di ermafroditi umani, ma appunto sono mutanti frutto di esperimenti di genetica che vivono 500 anni fa in uno dei racconti di Rudy “Basilico” Turturro.

Il fatto è che tutti pensano che scrivendo di fantascienza si possa stiracchiare la logica o i dati scientifici, anche un genio come Heinlein. Beh, era un genio ma su questa cosa ha toppato.

E’ difficile far quadrare ipotesi fantascientifiche e realtà scientifiche, ma il bello del gioco è proprio qui. Se ce la fai, quello che scrivi sarà forte! Ansiogena ed antipatica, certo, ma è questo il bello della fantascienza, il fatto che è ansiogena ed antipatica, perché parla della possibilità di altre realtà. Come ho già detto proprio qui sul Tredicesimo Cavaliere: orchi, lupi mannari e vampiri non mi fanno paura, Alien ed i suoi amichetti sì.

Poi , va bene, lo so anche io che oltre a sospendere l’incredulità occorre sospendere anche le proprie ossessioni. Vi ricordate i “formiconi” di “Assalto alla Terra”? Fantascientificamente parlando non sarebbero possibili, dato che gli insetti hanno un sistema di respirazione (non hanno veri polmoni) che ne limita le dimensioni: uno scarafaggione o un ragno da 25 centimetri sì, due metri no. Però quei formiconi erano il risultato delle radiazioni nucleari, hai visto mai? E comunque ancora oggi mi godo il film: la bambina che urla quando sente l’odore dell’acido formico ancora mi mette paura!

Un’altra considerazione strettamente genetica: Jane ha un cariotipo (ossia una mappa genetica, il suo DNA) che finisce con una coppia di cromosomi XX, perché questo accade in tutte le donne; John è maschio? Allora dovrebbe avere una mappa genetica che finisce con la coppia cromosomica XY, perché questo accade in tutti gli uomini. Com’è possibile? Se hanno un cariotipo XXY (esistono, ma di solito sono uomini con l’aspetto di uomini) andrebbe detto. Heinlein ha fatto a tirar via. E poi: quante sono le possibiltà statistiche che lo spermatozoo con 23 cromosomi di John (quelli e solo quelli a scelta casuale fra milioni) unendosi all’ovulo con 23 cromosomi di Jane (quelli e solo quelli a scelta casuale fra milioni) determini esattamente lo stesso cariotipo, identico, di Jane? Quante sono le im/possibilità statistiche che questo accada?

Nun ce pare, ma queste contraddizioni dentro la storia ed il film sono grosse come una casa, è come se ci fossero anche un lupo mannaro, Darth Vader/Fenner e Pippo Baudo. Per dire.

predestination2spoiler /spˈɔɪlər ‖ in it.spˈɔiler/

s.ingl. (pl. spoilers ), in it. s.m., invar.

1 In aeronautica, diruttore.

2 Negli autoveicoli, elemento della carrozzeria, di solito applicato nella parte posteriore, per evitare il risucchio dell’aria durante la marcia e consentire di conseguenza un migliore avanzamento del veicolo e un risparmio di carburante a parità di velocità.

3 Parte posteriore della tomaia degli scarponi da sci o di scarpe sportive, articolata con la parte anteriore per consentire una maggiore mobilità alla caviglia

Negli sci da discesa, dispositivo di plastica applicato a pressione vicino alla punta per evitare le vibrazioni che si verificano alle alte velocità e l’incrociarsi degli sci stessi.

4 Prolungamento della superficie della carena di un’imbarcazione a poppa, per aumentare la lunghezza del galleggiamento.

5 Anticipazione dei punti salienti della trama di un libro o di un film.

ETIMOLOGIA Propr. “saccheggiatore, spogliatore”

DATA 1983.

MASSIMO MONGAI

9 luglio 2015 - Posted by | Cinema e TV, Fantascienza | , , ,

1 commento »

  1. Un mondo di puttanate è ormai la regola da quando i matematici hanno rincoglionito i fisici, con congetture assurde.

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    Commento di russovincenzo48vin | 9 luglio 2015 | Rispondi


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