Il Tredicesimo Cavaliere

Scienze dello Spazio e altre storie

La presenza della British Interplanetary Society nell’editoria

BIS Italia, la neonata sezione italiana dell’associazione, è lieta di invitare i lettori de Il Tredicesimo Cavaliere al terzo appuntamento del ciclo Musica nello Spazio, intitolato Rock around the planets, in calendario per sabato 23 marzo alle ore 17:00, a Roma. Altre informazioni possono essere trovate nella locandina che appare in coda all’articolo.

Riviste2La British Interplanetary Society (BIS), fondata nel 1933, è la prima e la più duratura organizzazione non governativa al mondo dedicata all’astronautica e alle scienze dello Spazio. Essa annovera tra i suoi associati scienziati, accademici, studenti e semplici appassionati che condividono un particolare interesse per il futuro dell’umanità nello Spazio. BIS dedica la massima attenzione al mondo dell’informazione e dell’editoria attraverso un proprio marchio, Flagship Publications, con il quale ha dato vita a quattro riviste periodiche.

Fondata nel 1956, Spaceflight è la prima nata tra le riviste dedicate allo Spazio, ha periodicità mensile e si rivolge tanto ai professionisti quanto agli entusiasti del settore astronautico. Copre sia il programma di esplorazione spaziale con robot che quello con equipaggio umano, e fornisce notizie, analisi, commenti e reportage. E’ una pubblicazione di carattere generale e semi-tecnico e ospita spesso firme tra le più importanti del settore. L’attuale direttore è David Baker.

The Journal of the British Interplanetary Society (JBIS), è stata la prima pubblicazione periodica al mondo dedicata al settore astronautico. Fondata nel 1934, si rivolge a scienziati, ricercatori e professionisti impiegati nell’industria aerospaziale. Pubblica relazioni scientifiche e tecniche di alto livello sulle scienze dello Spazio, progettazione di veicoli spaziali, propulsione, colonizzazione dello Spazio, viaggi interstellari, ricerca della vita extra terrestre.

Space Chronicle raccoglie articoli su aspetti storici della ricerca e dell’esplorazione del cosmo, includendo anche aspetti tecnici, ingegneristici e scientifici. La rivista viene pubblicata due volte l’anno come supplemento del JBIS ed è amministrata dalla commissione storica dell’associazione.

Odyssey è la newsletter online mensile della BIS ed è dedicata alla componente umanistica e letteraria dell’associazione. Tra le sue pagine elettroniche i lettori troveranno interviste con i più importanti scrittori di narrativa fantastica, recensioni di libri e film e articoli di critica sulla fantascienza “hard” e sulle figure chiave della storia della BIS. Offre spesso lavori di artisti come Adrian Mann e David Hardy e, grazie a essi, cerca di raggiungere alti livelli d’impatto visivo e letterario.

(fare dppio click per ingrandire l’immagine)

Volantino musica BIS IT

19 marzo 2013 - Posted by | Astronautica, News, Scienze dello Spazio | , , , ,

2 commenti »

  1. […] Ma perchè tutto questo entusiasmo, che stiamo cercando in tutti i modi di trasmettervi? Perché la BIS è quanto di meglio esista nel settore delle organizzazioni non governative dedicate allo Spazio. E’ prima di tutto un “think tank”, cioè un gruppo di “pensatori” di cui fanno parte fior di scienziati e ricercatori. L’opinione della BIS ha una notevole influenza nella comunità aereospaziale, e rappresenta un punto di vista indipendente da quello delle grandi agenzie spaziali nel grande dibattito internazionale. In molte occasioni, il “pensiero visionario” dei soci della BIS, che la BIS stessa ha presentato al mondo sotto forma di proposte ufficiali, si è rivelato precusore di molti progetti spaziali effettivamente realizzati decenni più tardi: The Project Manned Orbital Winged Rocket (1950) e The BIS Space Station (1958) ne sono un buon esempio. Altri progetti sono attualmente in corso, come Project KickSat e Project 2033. La BIS, inoltre, svolge un’intensa attività editoriale, pubblicando tre riviste periodiche: Spaceflight, Space Chronicle e The Journal of the British Interplanetary Society, più una newsletter online, chiamata Odyssey, delle quali abbiamo già parlato in un articolo precedente. […]

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    Pingback di British Interplanetary Society, 80 anni di pensiero visionario – Il tredicesimo cavaliere 2.0 | 19 aprile 2016 | Rispondi

  2. […] Ma perchè tutto questo entusiasmo, che stiamo cercando in tutti i modi di trasmettervi? Perché la BIS è quanto di meglio esista nel settore delle organizzazioni non governative dedicate allo Spazio. E’ prima di tutto un “think tank”, cioè un gruppo di “pensatori” di cui fanno parte fior di scienziati e ricercatori. L’opinione della BIS ha una notevole influenza nella comunità aereospaziale, e rappresenta un punto di vista indipendente da quello delle grandi agenzie spaziali nel grande dibattito internazionale. In molte occasioni, il “pensiero visionario” dei soci della BIS, che la BIS stessa ha presentato al mondo sotto forma di proposte ufficiali, si è rivelato precusore di molti progetti spaziali effettivamente realizzati decenni più tardi: The Project Manned Orbital Winged Rocket (1950) e The BIS Space Station (1958) ne sono un buon esempio. Altri progetti sono attualmente in corso, come Project KickSat e Project 2033. La BIS, inoltre, svolge un’intensa attività editoriale, pubblicando tre riviste periodiche: Spaceflight, Space Chronicle e The Journal of the British Interplanetary Society, più una newsletter online, chiamata Odyssey, delle quali abbiamo già parlato in un articolo precedente. […]

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    Pingback di British Interplanetary Society, 80 anni di pensiero visionario « Il Tredicesimo Cavaliere | 2 aprile 2013 | Rispondi


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